Varenna, 17 agosto 2022

Per quasi un anno esatto, a partire dal 18 agosto 2021, mi ero sentito in debito con Varenna. Infatti, nell’occasione della visita avvenuta in quella data ero ormai troppo stanco – dopo una giornata di camminate in montagna – per esplorare il paese con l’attenzione che esso meriterebbe. Di conseguenza, ho ritenuto giusto (ma anche interessante e utile) iniziare un nuovo viaggio estivo in montagna del 2022 proprio dal centro storico di Varenna.
Non è una grandissima sorpresa, ma lo scrivo comunque: non ho sbagliato. Infatti, il centro storico di Varenna è piccolo, ma molto bello e strutturato in un modo comodo per lo studio. Per esempio, tutte le chiese principali del paese si affacciano sulla stessa piazza.

La più notevole tra quelle chiese è la chiesa di San Giorgio, costruita nel XIII secolo e parzialmente rielaborata nelle epoche successive. Purtroppo, non sono riuscito a studiarla in tutti i minimi dettegli perché al momento del mio arrivo era in corso la messa: non voluto disturbare troppo i pochi anziani presenti, ma ho comunque potuto vedere gli affreschi del XIII secolo sulle pareti e colonne e il crocifisso del XVI secolo. È un edificio da consigliare a tutti coloro che si interessano dell’arte di tematica religiosa.

Il campanile è invece del XV secolo. Una grande targa posizionata sopra il suo ingresso dice che una «antica famiglia di marmisti» avrebbe voluto il restauro del monumento nel 1978. Non si capisce se la volontà si sia trasformata in qualche azione concreta, ma al giorno d’oggi la torre sembra trovarsi in buone condizioni.

Alla base del campanile è aggiunto un monumento ai «caduti per la vittoria» durante la Prima guerra mondiale. Per la vittoria di chi? Caduti con quale risultato collettivo? Purtroppo, ognuno ha in testa una propria visione della storia. L’unica certezza è che la guerra fa schifo in generale. Mentre la Prima guerra mondiale è stata una delle guerre con le cause e gli obiettivi meno comprensibili di sempre.

A pochi passi – letteralmente! – dalla chiesa appena vista si trova la piccolissima chiesa di Santa Maria delle Grazie. È visitabile, ma dentro è quasi completamente vuota e molto meno interessante della precedente.

Alla estremità opposta della piazza, poi, si trova la strana e bella chiesa di San Giovanni Battista (presumibilmente costruita nel XI secolo). È strana perché non ha una facciata… O, probabilmente, sarebbe più corretto dire che non ha più una facciata: è rivolta con il suo lato tecnicamente frontale verso i muri degli edifici residenziali, diventando addirittura invisibile agli occhi dei passanti dalla prospettiva teoricamente più logica. Solo dall’interno della chiesa possiamo vedere l’oculo e, se prestiamo tanta-tanta attenzione, la sagoma della porta d’ingresso murata. Non riesco proprio a immaginare perché sia successa una cosa del genere… Posso solo dire che nella chiesa in questione si entra dalle tre porticine laterali.

Gli interni della chiesa di San Giovanni Battista sono interessanti prevalentemente per i resti degli affreschi che sembrano avere più un valore storico che artistico.

All’inizio di una delle vie che partono dalla piazza centrale si trova poi la ex-chiesa di Santa Maria: quella posizionata tra il Municipio (a sinistra) e la scuola materna (a destra). Era chiusa, quindi non posso dirvi alcunché sulla sua qualità artistica e/o condizione strutturale.

È stato curioso scoprire che nell’edificio della scuola si trova pure l’Info-point turistico (abbastanza richiesto dalle persone provenienti da vari Stati). Ma io avevo già calcolato tutti i miei percorsi in anticipo, quindi non sono entrato.

Uno degli obbiettivi primari della mia visita a Varenna era quello di vagare per le vie del centro e contemplare un po’ di bellezza. Di bellezza ce n’è.

Anche la vista sul lago è sempre bella: in questa zona non è una sorpresa.

Al fine di massimizzare la possibilità di contemplare il lago, il Comune ha costruito una lunga passerella metallica (larga e resistente) sospesa che collega due pezzi del lungolago divisi dai terreni privati.

Il lago è abbastanza trafficato anche quando il cielo è un po’ nuvoloso. Anzi, chi esce con la propria barca d’estate nelle giornate come questa, non viene bruciato dal sole in due nanosecondi.

A proposito della estate calda: la siccità del 2022 ha prodotto dei suoi effetti visibili anche sul lago di Como. Il livello dell’acqua precedente alla siccità – il quale dovrebbe dunque essere normale per il lago – si vede dalla ruggine sulle scale e dalla altezza alla quale sono fissati gli pneumatici utilizzati in qualità dei parabordo.

Per quanto riguarda le opere dell’essere umano, sottolineo che a differenza di diversi altri paesi, a Varenna l’immagine del lago viene sfruttata relativamente poco nell’arredo urbano. Addirittura, posso farvi vedere solo un esempio realmente interessante:

Ma la suddetta particolarità non rende Varenna meno bella.

Varenna è una delle poche località dove ha realmente senso scattare delle foto verticali.

A qualcuno della amministrazione locale è piaciuta l’idea delle panchine rotonde costruite attorno agli alberi. Dal punto di vista estetico quelle panchine sono sicuramente belle. Dal punto di vista pratico, invece, spesso risultano scomode: immaginate di essere in gruppo e di volere parlare con le persone sedute a destra e a sinistra.

In compenso, si può dire che Varenna è un comune dog-friendly.

Allo stesso tempo, è un comune dei friendly dogs.

Ed è un comune facilmente raggiungibile con i treni.

Quindi si può usarlo anche come il punto di partenza o di arrivo di camminate più o meno lunghe in montagna: per esempio, quelle lungo il sentiero Viandante che ha come tappe diversi comuni serviti dalla stessa linea ferroviaria.

Se vi dovesse capitare di visitare quella zona, passate anche a Varenna: è veramente un bel posto.

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