Il mio primo articolo automobilistico dedicato a un camion sarà ancora meno tecnico del solito. Devo ancora allenarmi… Per cominciare, ho pensato di raccontarvi del camion russo ZiL-130.
A qualcuno dei miei lettori la sua «faccia» potrebbe sembrare nota. E in effetti, tanti di voi lo hanno visto nei film di Timur Bekmambetov «I guardiani della notte» (2004) e «I guardiani del giorno» (2005).
Prima di tutto, come al solito, vi dò alcuni numeri sul modello base: lunghezza 6675 mm, larghezza 2500 mm, altezza 2400 mm, altezza dal suolo 220 mm, carreggiata posteriore 1790 mm, carreggiata anteriore 1800 mm. La massa del camion è di 4300 kg e la portata è di 6000 kg.
Il motore del ZiL-130 è del tipo V8, a 4 tatti; cilindrata 5969 cm3, potenza massima 150 CV e 3200 giri al minuto, il carburatore è a due camere (in realtà sono due carburatori collegati tra loro). La velocità massima è di 90 km/h, il consumo della benzina pari a 32 litri per 100 km. Il serbatoio è da 175 litri.
Per la prima volta nella storia della industria automobilistica sovietica erano stati introdotti la cabina a tre posti, il servosterzo idraulico, il cambio (a 5 marce) sincronizzato e il sistema della pulizia del parabrezza umida.
L’altezza dal suolo del cassone è di 1300–1400 mm, quindi corrispondente alla altezza del pavimento dei vagoni-merci. Questa caratteristica permette di effettuare lo scarico/carico senza l’ausilio delle rampe aggiuntive.
Il ZiL 130 è stato modernizzato nel 1966 e nel 1977. Nel 1977, tra l’altro, è cambiata la rete del radiatore.
Il ZiL 130 è stato prodotto dal 1962 al 1994: in quegli anni sono state realizzate innumerevoli versioni di esso destinate a dei fini specifici. Io vi faccio vedere solo quelle più diffuse e, a volte, tutt’oggi utilizzate in Russia.
Prima di tutto l’auto dei vigili del fuoco:
L’autobotte che in URSS veniva impiegata per il trasporto di ogni tipo di liquidi: alimentari e non.
L’autocarro a cassone ribaltabile diventato classico è questo:
Ma esisteva anche quello con il cassone di una forma più regolare:
E poi la gru. E’ da notare la cabina del gruista separata: al suo interno si trovano tutte le leve del braccio; gira assieme al braccio essendo montata sulla stessa base mobile.
Il ZiL 130 veniva spesso utilizzato dalle varie imprese comunali di pronto intervento (luce, gas etc). Quindi il suo utilizzo nei film citati sopra non è stato casuale.
Per il trasporto delle merci normali veniva spesso utilizzato non il ZiL-130 aperto (come sulla prima foto) ma quello con il corbello in metallo o in tela.
Ecco, potrei andare avanti a elencarvi altre 257 versioni del ZiL-130, ma non penso che vi interessino. Perciò concludo con due piccole informazioni curiose. La prima: fino alla fine degli anni ’80 la fabbrica ZiL aveva un deficit catastrofico della manodopera e quindi utilizzava per l’assemblaggio dei «130» i militari della leva ed i dipendenti delle imprese che ordinavano i camion in questione.
La seconda: in 32 anni di storia (dal 1962 al 1994) sono stati prodotti 3.380.000 ZiL-130. A partire dal 1992 viene prodotto anche (e in esclusiva dal 1994) dalla Fabbrica automobilistica degli Urali: a partire dal 2004 la fabbrica si chiama AMUR, mentre il modello del camion ha cambiato il nome per AMUR-53131.
L’AMUR-53131 viene prodotto tutt’ora, anche se leggermente modernizzato da tutti i punti di vista. Ora ha il seguente aspetto: